lunedì 11 gennaio 2016

Recensione: Giro di vite di H. James ed. Newton Compton

Giro di viteGiro di vite by Henry James
My rating: 3 of 5 stars

Ecco cosa succede quando sulle copertine, su alcuni siti, in alcune recensioni si fa riferimento ad un film, The Others, che credo sia un capolavoro assoluto, creando delle aspettative che non fanno altro che sminuire il senso della lettura di un libro come Giro di Vite.
Probabilmente senza quelle aspettative, il libro avrebbe avuto molto più fascino perché alla fine un libro può piacere o non piacere ma se crea un dibattito fra amici o comunque ti fa riflettere sul senso del libro stesso, significa che qualcosa avrà pur voluto dire Henry James.
Del film neanche l'ombra anzi forse solo qualche "ombra", ma in realtà la scrittura seppur scorrevole, risulta scollegata da un capitolo ad un altro. Una storia raccontata a puntate, scritta probabilmente d'impulso senza avere ben chiara la fine.
Un libro sulla pazzia? Sulle presenze oscure? Sul disagio giovanile?
Come se mancasse una vera e propria chiave di lettura.
Nonostante tutte le esclamazioni del tipo "oh santo cielo" "che ci salvi il cielo" "che Dio non voglia" ecc ecc , che quasi fanno sorridere al lettore moderno, e nonostante di gotico ci sia poco o nulla tranne qualche breve momento in cui qualcosa sembra muoversi nel buio, è un libro interessante ma allo stesso tempo inconcludente, che non rende merito al periodo storico letterario. Per molti questo libro è un capolavoro, per altri un capolavoro mancato. Sono le dinamiche di alcuni libri del passato. Rimango interdetto e affascinato. Un libro che va letto, forse con meno aspettative.

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Recensione: Ti sembra il caso? Schermaglia fra un narratore e un biologo di E. De Luca ed. Feltrinelli

Ti sembra il Caso?: Schermaglia fra un narratore e un biologoTi sembra il Caso?: Schermaglia fra un narratore e un biologo by Erri De Luca
My rating: 5 of 5 stars

Non ho fatto in tempo a collegare i pezzi che subito un libro letto molto tempo fa di Jacques Monod , Il caso e la necessità , aveva gia fatto il suo ingresso fra le lettere dei due protagonisti. Uno scrittore ed un biologo, che invece di sfidarsi come da sempre il mondo umanistico e quello scientifico ha fatto, cercano la convergenza, cercano l'incontro delle scienze, e forse lo trovano.
La convergenza sta nel pensiero, uno scrittore un umanista deve pensare per creare, deve osservare , deve provare , deve avere intuito, deve sviluppare. Un biologo, uno scienziato, deve fare esattamente le stesse cose per arrivare a sviluppare un'idea, a trovare una chiave.
Ho sempre creduto nell'interazione fra tutto i tipi di scienza, perché quando si intersecano più cose , normalmente, si giunge a capolavori. Che siano pagine di un libro o scoperte eccezionali, il caso o la necessita ha voluto che si giungesse alla nascita di qualcosa di speciale.
Mai sottovalutare il pensiero e le sue infinite strade. L'unione è arricchimento, sempre.

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domenica 4 ottobre 2015

Recensione: Bibliomania di G. Flaubert ed. Murgia

BibliomaniaBibliomania by Gustave Flaubert
My rating: 5 of 5 stars

Si può condensare in 30 pagine la follia per i libri? Si. Flaubert c'è riuscito in pieno ed in questo racconto è riuscito anche ad inserire elementi tipici di chi ha una passione smisurata per il libro, fino a morirne.
Nell'esasperazione di un racconto di un'epoca passata, c'è anche la verità dei tempi moderni. La passione per il libro, la bibliofilia non è cambiata affatto. Chi ama i libri, chi ama la carta , continuerà ad amarla per sempre. Il libro va letto, toccato, riposto nella propria libreria, ripreso, ritoccato, collezionato.
La possessione ed il culto delle parole. Sono un bibliofilo, magari non morirò a causa di un libro, ma di sicuro difenderò la sua esistenza fin quando ci riuscirò.


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