martedì 12 gennaio 2016

Recensione: Invisible Monsters di C. Palahniuk ed. Mondadori

Invisible MonstersInvisible Monsters by Chuck Palahniuk
My rating: 2 of 5 stars

Era una lettura che andava fatta... Ero davvero curioso di conoscere Palahniuk ma il risultato non è stato dei migliori. In particolare, nonostante una scrittura scorrevole e molti spunti di riflessione, la storia risulta piena zeppa di colpi di scena che paradossalmente stufano il lettore. Trama molto trash e veloce, perfetta per un film di Tarantino (che ha gia lavorato a versioni cinematografiche di Palahniuk con FightClub).
Tutto sommato , ed ora gli estimatori di questo scrittore grideranno allo scandalo, sembra la brutta copia di Bukowski, o per lo meno, a me ha dato questa sensazione. Sembra più voler trasmettere la sua continua ricerca di uno stile che produrre una storia vera e propria.
Le note interessanti però ci sono, e fra i vari spunti di riflessione , seppur portati all'estremo e forse dandogli una connotazione troppo grottesca, c'è la "problematica" omosessuale e transgender. Mette in risalto contraddizioni familiari ed esistenziali, momenti di debolezza ed altri di profondo odio, di rancore soprattutto verso se stessi.
Ma nonostante siano tutte riflessioni serie, l'aver banalizzato e estremizzato il tutto, non credo abbia poi giovato allo scrittore nella reale trasmissione di sentimenti per cui quasi ci si ride su invece di approfondire determinate situazioni.
Non credo leggerò altro di Palahniuk ma bisogna sempre togliersi la curiosità.

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