mercoledì 25 luglio 2012

Recensione: La fattoria degli animali ed. Mondadori

More about La fattoria degli animaliMetafora evidente del comunismo sovietico, Orwell con questa sua opera mette in evidenza le conseguenze che portano ad una rivoluzione, quasi sempre ideali alti e virtuosi che poi sfociano nella dura realtà il mantenimento del nuovo status quo, del nuovo ordine sociale, che spesso è possibile solo con la violenza, la persecuzione, la paura, lo stato del terrore. Tutto ciò sfocia inesorabilmente in reazioni e repressione. La dittatura, nascita, vita e morte. 
Trovo geniale questa intuizione della Fattoria degli Animali, la scelta dei personaggi-animali ma soprattutto le pecore. Da sempre il cosiddetto gregge è composto da pecore-uomini, capaci solo di andare avanti nella stessa direzione, senza mai voltarsi. In questo caso le pecore viste come mandria di uomini tutti uguali, tutti egualmente sottomessi, azzerando le proprie voglie, le proprie idee, perseguendo un'ideale per inerzia. 
Molto interessante anche il prologo in cui spiega meglio il suo sentimento che non è solo antisovietico ma anti-totalitarismo e soprattutto contro gli intellettuali dell'epoca capaci di vedere il male ovunque fuorché in URSS, capaci di autocensurarsi per non irritare il Soviet, capaci di non voler leggere ne vedere in libreria questo libro che per loro era osceno ed equivoco. 
Insomma avrei dovuto mettere 5 stelline solo per l'idea geniale e la voglia di portarla avanti in un momento storico sfavorevole. Ne metto 4 solo per attenermi alla lettura.



Brossura 125 Pagine / Edizione: 34 / ISBN-10: 880449252X / ISBN-13: 9788804492528 / Editore: Arnoldo Mondadori

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